VITA di BOHÉME di Henry Murger

- < Ah, briccone di un re! Adesso ci vuole un lago... e il lume di luna?...>

< L'ispirazione mi arriva insieme con un raffreddore. Pazienza!>-

- Lo sconosciuto che divideva il tavolino all'osteria di mamà Cadet, si chiamava Gustavo Colline, ed era filosofo di professione. Si guadagnava la vita dando lezioni di logica e di altre cose ancora. Il suo guadagno andava tutto a finire in libri; e se la sera rincasava senza aver comperato un libro, diceva: < ho perso una giornata >.

Mentre discorrevano entrava un tipo che Colline salutava, si chiamava Rodolfo, era in comunicazione con le Muse....

Schaunard offriva anche al nuovo arrivato un bicchierino. Ma quando il cameriere venne per portar via la bottiglia, disse di lasciarla lì. (Aveva inteso che nelle tasche di Colline sonavano monete d'argento da cinque franchi). -

- Tutti e quattro possedevano quella grazia e lepore della parola che dà piacere... Perciò pensarono che non il caso ma forse la divina Provvidenza, madre dei miseri, li avesse fatti incontrare, bisbigliando loro quelle divine parole che dovrebbero essere il solo statuto dell'umanità: < Amatevi ed aiutatevi l'un l'altro >. -