COMMEDIANTI TRADICI G. Meredith

Pubblicato il da Lorenzo Pontiggia il poeta Mary Lory

 

COMMEDIANTI TRADICI G. Meredith

(Studio su una vicenda famosa)

 

- … la cura che ella metteva nell'abbigliarsi era tutta dedicata all'assente, al velato veniente...
Le era piaciuto a volte mostrare disprezzo per i comuni pregiudizi, e sentire quale tremendo peso si tirasse addosso nell'indulgere così al proprio capriccio...-

 

- < Gli ostacoli esistono solo per quelli che non sanno volare>. Questo è puro Alvan.

< Bisogna che sia una svergognata plagiara, > fece Clotilde.

< O lui piuttosto, > replicò il Conte Collin. -

 


- < Io non tremo > disse Clotilde.

Alvan: < Un diamante fresco di taglio!> le vostre frasi sono a molte facce. Comunque state parlando con un demagogo professo. Per esempio, io detesto e rifiuto il duello. Prima Prima ancora della sua inumanità l'insensatezza del duello mi rivolta. È una pazzia, e di conseguenza i vostri nobili lo praticano, e il vostro regale oracolo lo sanziona. Io non voglio sangue: … e quel che mi si oppone, lo spazzerò via. In che modo? Con l'intelletto. Ma voi lasciate che parli io solo.

< Potrei far meglio? >

< Ascoltate in modo delizioso >.

< É perché mi piace udire la tua frase favorita: < Due desideri fanno una volontà. > -

 

- Alla Provvidenza e ai suoi genitori ella non perdonò. Ma poiché noi le siamo debitori di una lezione abbastanza istruttiva, le sia ora concesso di sparire. -

 


Una storia d'AMORE paradossale, ferruginosa, pesante...

 

Lorenzo Pontiggia

il Poeta marylory

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post