L'ESTREMA GIOIA - PAN KNUT HAMSUN

Pubblicato il da Lorenzo Pontiggia il poeta Mary Lory

 

L'ESTREMA GIOIA PAN KNUT HAMSUN (1859 – 1952).

- E' molto lungo il tempo e non passa veloce come io vorrei... Ero pieno di gioia e di gratitudine al profumo di radici e fronde e all'alito grasso del pino silvestre che ricorda l'odore del midollo . Un miglio sotto di me vedevo il mare, l'acqua vi ruscellava cantando una piccola melodia di bosco con l'accompagnamento del fagiano di monte -

- < Qualcuno è stato davanti la mia capanna questa notte> osservai. Ella arrossì, mi strinse la mano... < Passo da un fiore all'altro: sono fiori ebbri di ebbrezza sessuale> Passi leggeri, un respiro umano, un lieto buonasera. Spesso arrossisco di gioia solo pensando che domani andremo a caccia, il sole rosso ci illumina e non vogliamo entrare nella montagna... Nelle vene avevo un ruscello d'oro... baciai la mia bocca nello specchio... Da quel momento il mio cuore avrebbe voluto dovuto dirle: < Polvere, aria, terra sulla mia strada, per Dio!...>

- Davanti a me giace per terra un fascio di rami secchi, un nido distrutto. E come quel nido d'uccello così è l'anima mia... la luna appariva come un ombra d'oro tuffata nell'argento... Tutto è stranamente mutato, la betulla nana sanguina rossa davanti le pietre grigie... Sopra ogni cosa si libra a collo teso un'aquila marina in agguato.-

- La vita è un prestito e di questo prestito io sono grato!-


- Romanticismo? Sì. Nient'altro che sentimentalismi e impressioni e versi e nulla? Sì. Tutto è mutato, io sono mutato. L'avventura s'è fermata nell'avventura... Senza alcun nesso proseguo e penso: l'estrema terra, l'estrema isola, l'estrema gioia...-



… troppo tempo per leggerlo...



Lorenzo Pontiggia marylory il Poeta

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