Adriana Mesurat di Julien Green

Pubblicato il da Lorenzo Pontiggia il poeta Mary Lory

 

 

 

 

 

ADRIANA MESURAT di JULIEN GREN

( pseudonimo di Julian Hartridge Green (1900 – 1998), scrittore francese di origine statunitense.

(Il pensiero vola e le parole vanno a piedi. Ecco il dramma dello scrittore)



Storia d'Amore fuori dalle righe, tanto è tirannico il silenzio.

  • - Adriana osservo due occhi scuri che si posarono su di lei... tutto ciò durò uno spazio di un secondo, ebbe la certezza che il momento sarebbe stato importante e che in seguito ci avrebbe pensato molto...

    I pensieri le impedivano di dormire... Si rivide mentre premeva le labbra sul muro del padiglione bianco e sentì di arrossire al pensiero di quello che aveva potuto fare...

    All'improvviso si ricordò e le parole le vennero alle labbra:

    <Nell'orrore di una notte cupa>

    … e, ora che la memoria gliele restituiva dopo anni d'oblio, le sembravano pervase di una bellezza forte e terribile, ne ebbe paura.-

  •  

    - All'indomani, durante la colazione mattutina, la sorella zitella disse: <Che facevi ieri sera per rientrare tardi?>

  •  

  • Arrossì... < Ma che vuoi?>

  • < Ti si legge tutto in viso, ma voglio una risposta> disse Germana.

    < Che cosa dice il mio viso?>

    < Dice che non dormi e che batti la strada> rispose la zitella.

  • < Io vado per la strada? > e aggiunse: < Ma non è un delitto...>

    Il tempo era sereno e s'avvicinava l'ora in cui era solita uscire verso l'angolo della via.-

  • - Il respiro caldo del vecchio le sfiorò la guancia; chiuse gli occhi, presa da un disgusto improvviso e tento di riordinare le idee. Una parola le risuonava nel cervello: soffrire, soffrire, quello era soffrire. Le sovvenne bruscamente che era trascorsa l'ora all'angolo della via.-

  • - Il padre in allarme per la pace e per le abitudini della sua casa, una ragazza torturata dall'amore, l'altra di gelosia e di curiosità... Nulla assomiglia di più di un incantesimo, di una donna innamorata. La volontà non contò più nulla, anche il pensiero le è tolto.

  • < Ci sono quelle che hanno delle malattie, io sono innamorata, non c'è niente da fare, non posso più vivere così>, si disse a più riprese battendosi il ginocchio col pugno chiuso.-

  • - Un merlo fischiava da uno dei carpini bassi del giardino. Senza accorgersene, sera lasciata prendere in una trappola, e il gas bruciava con un ronzio continuo che riempiva il silenzio...

Voci di donna in lontananza cantavano:

< Io non ti amo,

o piuttosto ti amo solo in sogno...>



Romanzo dal color rosa-giallo che si beve facilmente...

Lorenzo Pontiggia


 

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