LA “DIVINA” COMEDIA – Dante Alighieri - Firenze fine Maggio 1265 – Ravenna 14/09/1321.

Pubblicato il da Lorenzo Pontiggia il poeta Mary Lory

LA “DIVINA” COMEDIA – Dante Alighieri - Firenze fine Maggio 1265 – Ravenna 14/09/1321.

 

Dante, studiò grammatica e filosofia, ai suoi diciott'anni risale il suo primo sonetto a Beatrice (si ritiene storica la personalità di lei, identificata in Bice di Folco Portinari, sposata a Simone dé Bardi, morta l'8 giugno 1290).

Da una passeggera infedeltà alla memoria di lei origina in Dante di celebrarla più solennemente...

 

LA “DIVINA” COMEDIA – Dante Alighieri - Firenze fine Maggio 1265 – Ravenna 14/09/1321.

 

Dante, studiò grammatica e filosofia, ai suoi diciott'anni risale il suo primo sonetto a Beatrice (si ritiene storica la personalità di lei, identificata in Bice di Folco Portinari, sposata a Simone dé Bardi, morta l'8 giugno 1290). Da una passeggera infedeltà alla memoria di lei origina in Dante di celebrarla più solennemente...

Nasce così ( 1292/3) la Vita Nuova; instaurando un nuovo modo di poesia, un < dolce stil novo >.

Ognuno di noi alla nascita è Poeta, nel realizzarsi in Riflente fa Filosofia per poi passare alla Politica, cioè mettersi al servizio del Popolo... La sua azione politica ebbe alti e bassi che pagò di persona... Scrisse il De vulgari eloquentia...

Egli si chiede la ragione dei malanni d'Italia e la vede nelle discordie, nell'incontentabilità, causa la mancanza di un potere civile unico, Impero! Dante da guelfo moderato è divenuto quasi ghibellino da trovarsi in esilio...

Vivicissitudini lo portano a scrivere il “ Monarchia “ un'altra epistola religiosa-politica...

A Verona disputò sulla Quaestio de aqua e terra nel 1320. E l'anno dopo raggiunse l'immortalità.

 

Dante è il poeta della certezza, dell'intelligenza da far capire agli uomini l'errore... Giudica i piccoli e i grandi del suo tempo: Impero, Chiesa ( mette a fuoco la grandezza fosca e colpevole di Bonifacio VIII, che non credeva alla trascendenza di dio!...).

 

Nella Comedia non manca dignità, ordine, decoro, eleganza, purezza, finito ed infinito, reale ed ideale: letteratura sociale, storica, filosofica; poeta, pittore, scultore, musico.

Riprese l'idea del vero, il buono del bello “dell'immanenza utopica ” da lasciare un segno imperituro!

 

Con ingenua riverenza trasla il pensiero di Aristotele, Boezio, Cicerone, Livio e Paolo Orosio e la “Scala Araba”... il tutto nel Dono di Tutti, guida all'AMORE Sociale!

Dalle sue pagine nasce l'uomo ideale in Riflente, che vive con pienezza, da non rifuggere ad alcun dovere – spirituale, morale, pratico = Onestà, Capacità. Buonsenso – nell'evolversi verso le infinite scienze nella realizzazione di una Umanità felice..

Dante dà al suo mondo grandi tesori, visibili solo all'occhio poetico, addestrato, sensibile in Riflente da cogliere tutte le sue ricchezze...

Cielo, Terra, Natura, Ecologia, Biologia, Energia... L'entusiasmo dell'uomo per l'uomo è base al cambiamento epocale, alla realizzazione dell'Uomo stesso!

 

Dante ebbe fede in sé da donarla all'Umanità: < Absit a viro philosophiae domestico temeraria terreni cordis humilitas... absit a viro praedicante justitiam... Nonne dulcissimas veritates potero speculari ubique sub coelo? >.

In Dante si riverbera l'esistenza in tutta la sua ampiezza, l'intellettualità e la concretezza...

 

Così la tragedia religiosa delle anime purganti fu trasformata in una Comedia che i posteri chiamarono “divina”.

 

Lorenzo Pontiggia il Poeta marylory

 

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