Che sfigato il cavadenti!

Pubblicato il da Lorenzo Pontiggia il poeta Mary Lory

 

Che sfigato il cavadenti!

Il 30 Giugno, mi recai a sentire la conferenza indetta dall'organizzazione Onlus ANCORA, per il decimo anno di fondazione.

Partecipavano gli ex Magistrati Saverio Borrelli e Gherardo Colombo, con la presenza del Prefetto di COMO, Michele Tortora e rispettiva consorte, e alcune autorità erbesi.

 

Il Tema della serata: “Il Silenzio e l'Ascolto”

 

Dirigeva l'incontro Gherardo Colombo, affiancato da due giovani, un filosofo e un monaco, assisteva un dottore dell'ANCORA.

 

Iniziava il filosofo e per circa mezzora parlò del nascituro, che nel silenzio inizia a sentire il battito del cuore materno...

Vicino a me c'è Mario Fusi, a cui dissi: - è una lezione d'asilo Giannetti.-

Il Magistrato incuriosito chiese a che mese cominciava a cogliere la pulsazione?

Il relatore andò in tilt. Il filosofo avrebbe dovuto dire che cominciava alla 14 settimana o 100giorni...

 

La serata anche se era al meglio per il pienone, cominciava a fare acqua...

Il monaco, si sentiva come se parlasse dal pulpito, con voce chiara e tonante, iniziò con una disquisizione sulla parola: data, bistrattata, ritirata, comprata, venduta, scherzosa, furba, dritta, storta, scivolosa, ingarbugliata, allusiva, sfacciata, introversa, fuggevole, oscena, secca, da pensare al povero governo, da non credere più a niente!

I “predicatori di mestiere” han l'abitudine di scemare d'intensità per il fatto che in chiesa vige il “SILENZIO” senza applausi... Ammetteva che solo due volte è stato presente ai morituri. Poi che dire a chi è pronto a ritornare nel ventre di Madre Terra? Solo un dialogo di empatia di Morte e Vita!

 

Si aprì il dibattito, nessuno del pubblico prendeva parola, feci cenni di voler rompere il silenzio portando AMORE, riprendendo il finale del monaco: Morte e Vita, nell'Eterno della Storia Umana.

Notai che non mi davano parola, mi alzai, idem, uscii dalla fila e m'avvicinai al palco per dare un contributo, ma il presidente Francesco Vecchio, professione dentista, disse: < Lei ha già usato il tempo per parlare.> TEMPO = DENARO = SPECULAZIONE...

Meravigliato, esclamai ma se non ho ancora preso parola?

Rispose il cavadenti: < 8 anni fa lei aveva già parlato, quindi ha esaurito il suo tempo alla Onlus>.

 

“Scandalosa” risposta che ritengo unica nella storia civile, da pensare che solo una mente contorta poteva estrarla davanti a 300/400 persone. Avendomi toccato il nervo son stato spronato a dire: mia moglie morì a Novembre del 2003, tra sofferenze d'AMORE fra le mie braccia con empatia, senza paura andando incontro all'Eternità, e nessuna lacrima si verso...

 

 In Riflente (Riflessione-mente) rividi il tema della serata dell'Ottobre 2003: “Dare gli oppiacei al malato finale?”

Ricordo che Gherardo Colombo mi guardò con empatia per la sintesi espressa...

Risi in me, ma per dignità ed educazione verso i presenti, richiesi di farmi parlare con o senza microfono, ma il gufo, rispondeva no!

Quanto avrei pagato per potermi sdoppiare e gustare la sceneggiata creata dall'ignoranza del cerusico.

 

Invece il padrone del vapore imperterrito faceva orecchie da mercante, indicandomi di tornare dove ero seduto, mettendo all'erta i bravi.

Gridai testuali parole: l'Oratorio o Casa della Gioventù di Erba ( guarda caso si usavano sedie e all'occorrenza i gabinetti della Casa della Gioventù, lì di fronte), aggiunsi anche l'Oratorio di Eupilio son opere mie!

Per non dire dei circa 15 anni di Consigliere Comunale di Erba (DIE), feci risparmiare circa 10 miliardi di lire.                      Dei gettoni di presenza, avevo autorizzato il Segretario di devolverli ai più bisognosi!

Mi sentii il diritto di protestare nel dire: questo è un modo fascista di fare! Con voce forte: sto difendendo la DEMOCRAZIA, la DEMOCRAZIA, la DEMOCRAZIA...

Allora i bravi cercarono di mettermi le mani addosso per allontanarmi dalla scena, con la fermezza della parola lì bloccai, aggiungendo, chiamate i Carabinieri...

 

Notavo il Magistrato che avendo scritto un libro sulla DEMOCRAZIA, per la mia spontaneità voleva sentirmi parlare.           Ma quel vecchio di don rodrigo sfigato, era sordo e non vedeva nella sua testardaggine…

Mi scusai con il Prefetto per lo spettacolo fuori programma, e gridai più di una volta che ho scritto 18 libri e di andare a cercarmi in Internet, nel cercare la parola Riflente!

Colombo, pubblicamente mi chiese l'email per scrivermi, se avessi aderito alla sua sincera e spontanea richiesta, allora sarei caduto in mano al gioco dei Don Rodrigo presenti...

Mi ricordai d'aver venduto un mio libro alla Ilda Bocassino e lo gridai...

Per finire in bellezza, presi un foglio dall'interno della giacca e lo porsi a Colombo con empatia, e tranquillamente uscii dall'arena...

Pontiggia Lorenzo

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