Programmi di vita. A voi l'outing: Nando Dalla Chiesa

Pubblicato il da Lorenzo Pontiggia il poeta Mary Lory

Programmi di vita. A voi l'outing

Scritto da Nando dalla Chiesa
Friday 02 April 2010

 

- Dai, facciamo outing. Pielle e alfa10 mi hanno chiesto che intenzioni ho politicamente. Se ho voglia di impegnarmi direttamente in questa fase (che sembra) di ebollizione. Rispondo. Voglia di impegnarmi sì, quella sempre. Ma direttamente in politica no. Ho dato troppo alla politica, togliendo non alla mia vita privata, ma alla società civile, alla cultura, ai movimenti di opinione. A ciò che conta in profondità, almeno quanto la politica, starei per dire più della politica, nella qualità di una democrazia. Il tempo che tu impegni in politica dà risultati minimi rispetto a quelli che dà il tempo che dedichi alla società civile. Naturalmente se sei bravo. E io credo di esserlo. -


Conoscere se stesso è da grandi, Nando, sentendoti e vedendoti per la prima volta parlare in quel di Lecco a nome della Rete, ti chiesi di non deludere per non essere deluso...
e oggi non mi hai deluso nell'essere te stesso...


- So fondare le cose dal nulla, con pochi soldi. So mobilitare, inventare, costruire. Giornali o circoli, case editrici o associazioni. Perfino festival. Non so fare tessere, invece. Né la gente per bene mi ha mai aiutato a farle. Non so giocare alle correnti con opportunismo sublime e nemmeno all’arrivista, anche se a qualche responsabilità ci sono pur arrivato. Faticando tantissimo e dovendo ogni volta dimostrare il seguito di cui disponevo tra gli elettori più attivi. Finché nemmeno questo è bastato. -


La tua capacità, come ammetti, è di saper organizzare per costruire una società civile non arrivistica, spendereccia e godereccia di cui paga il conto sempre pantalone!


- Perché in questa politica (non questa di oggi, con Bersani segretario, ma quella che ho visto con tutti i segretari) il merito o il prestigio personale sono carte che vengono giocate nel momento del bisogno. E poi buttate o fatte ammuffire. La domanda che mi pongo sempre è: quanto avrei potuto fare in più per la democrazia nel tempo in cui sono stato in parlamento o al ministero?-

 

- Berlusconi, a suo tempo, per cercar di salvarsi dalla bancarotta, sfruttando il vento della Lega, al ballottaggio fra Nando Dalla Chiesa e Formentini, favori quest'ultimo per interessi facendo dire a Indro Montanelli di votare la Lega turandosi il naso e tu Nando avevi perso non solo “il tram de Milan”.


- Oggi in tanti mi dicono che Milano si sia svegliata un bel po’, almeno sui temi che mi stanno a cuore, da quando (nonostante il tempo speso a Genova) ho ripreso a lavorarci, libero dai vincoli della politica. Il bello della società civile è che se hai un’idea la realizzi; in politica invece ogni cosa è prima di tutto un ruolo, un incarico, che per la sua stessa natura subito qualcuno vuole avere per sé, cercando di scalzare chi è più bravo di lui e trovando sempre in alto chi lo asseconda. Ma se uno vuole competere con me in università, nel fare una casa editrice o come punto di riferimento intellettuale deve lavorare sodo e molto bene, non gli basta volere “il posto”. La politica, insomma, è entropia, tempo perso inutilmente, e io non voglio più perderne nella mia vita (anche perché non ne ho più tanta), né il paese può consentirsi che i suoi talenti (ebbene sì, mi annovero tra i suoi talenti, guardandomi in giro; oh, l’ho detto che facevo outing…) perdano tempo quando c’è da ricostruire tutto, mica solo i partiti. Io sarò accanto e dentro i movimenti di rinnovamento vero, non anagrafico (do you remember Pivetti?). Non mi tirerò indietro neanche nella Direzione del Pd, dove, amica Pielle, nessuno purtroppo ha la forza di cambiare un agglomerato di lottizzati. Ma io ho questi obiettivi -


Nando forse il tuo errore è di considerare il PD, un partito di cambiamento, in realtà fanno politica con gli stessi strumenti, favorendo comunque le caste avversarie e impostando la politica come una partita di calcio dove i cittadini spettatori pagano moneta pesante.
Ci vuole più coraggio per abbandonare i vecchi schemi e fare politica vera dal basso, non vi deve mica insegnare Grillo?


- : fare di Scienze Politiche di Milano l’epicentro di una cultura antimafia che invada il nord, e ho riprova ogni settimana che questo è possibile; fare dello Spazio Melampo qualcosa di simile al Club Turati degli anni sessanta, con tutte le differenze del caso (vedrete che roba il prossimo ciclo di incontri letterari!…); e di Melampo un presidio di editoria civile; scrivere sul Fatto il bello che c’è in Italia, perché non siamo solo indecenza; essere intellettuale, testimone civile energico in un paese avaro di testimoni conosciuti (poche decine girano per l’Italia, sono loro la compagnia di giro che conta, gli antiballarò); fare libri e teatro, e corsi di formazione, e siti. Fare della Scuola Caponnetto un centro di formazione politica per i cittadini di buona volontà. -


Su questo progetto le capacità e il nome ti aiutano da ritenere che ce la farai...
Non aver paura di chiedere la partecipazione delle persone semplici e oneste alle quali bisogna dimostrare che si sta lavorando per loro...
Auguro BUONA PASQUA a te, ai tuoi famigliari, e aiutanti...
Ciao...

Lorenzo Pontiggia


  Faccio seguito al tuo articolo PROGRAMMI di vita. 
A voi l'auting 
 
- come non detto, 
Scritto da nando il 2010-04-11 13:02:11  
 
caro Poeta, non ci capiamo. Ritrarsi dalla politica? E dove? e quando? Ieri ho celebrato la Liberazione ad Alfonsine, sabato interverrò alla direzione nazionale del Pd, mi sto iniziando a sbattere per le prossime elezioni milanesi, ecc. Dico solo questo: che se Mario Calabresi mi dice come ha vissuto l'assassinio di suo padre, io lo ascolto, gli chiedo, mi interrogo sulla sua storia, non faccio propaganda a un partito o a una lista. Ma lo so, nell'Italia di oggi chiedere tanta delicatezza forse è davvero troppo... W la politica dunque! 
 
Rispondo 
 
Caro Nando, forse è vero che non ci capiamo, altrimenti avresti apprezzato il mio sforzo di suggerirti vie nuove per fare una vera politica che preveda la reale partecipazione dei cittadini che vogliono il cambiamento, non a parole; sforzati anche tu di fornire comunicazioni chiare e di sicura interpretazione. 
Io spero che tu stia abbandonando il politichese, perché oggi la politica non esiste! 
So che tuo Padre ha pagato con la vita per il cambiamento. 
Tu con altre capacità sei motivato al rinnovamento... 
Auguri di buon lavoro e riuscita... 
Ciao Lorenzo 

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