Il partito comunista in Italia è finito con la morte di Berliguer

Pubblicato il da Lorenzo Pontiggia il poeta Mary Lory

 

Ferrari Gianni Remo

16 giugno 17.49.31

Il partito comunista in Italia è finito con la morte di Berliguer, da allora è stata una continua divisione in partiti e partitini che non hanno fatto altro che accentuare la crisi dei comunisti, in primis per l'assenza di un leader vero capace di guidare il sentire del popolo e poi per l'assenza di una capacità politica di portare avanti proposte concrete che priviligiassero la lotta di classe. Mi pare di capire che la proposta di Bruno, nel contesto di questo gruppo, sia la realizzazione di un nuovo partito comunista che abbia le caratteristiche descritte sopra partendo sempre e comunque dalla lotta di classe e che in ogni caso questo debba essere l'obiettivo, che io condivido in pieno.Non voglio raccogliere la provocazione del Poeta lorenzo, posso però consigliargli di scrivere i suoi commenti in un altra pagina e non in questa di un gruppo comunista e che continui a regalare libri di sue poesie a un demagogo e opportunista come Grillo,lui raccoglie tutto, noi qui abbiamo cose ben più serie a cui pensare, che se andranno in porto , come auspico, sarà proprio lui a trarne i primi benefici...

 

 

L'avvento di Berlinguer che nel 1973 d'accordo con Aldo Moro avviò un 'nuovo corso' della politica del partito comunista italiano, lanciando la formula del 'compromesso storico' per un “socialismo democratico”, contestando apertamente la repressione e l'intromissione oltre alla primavera di Praga, all'ingerenza dell'Unione sovietica verso l'Afghanistan e Polonia... Soprattutto fu la questione morale denunciando il “Nodo Natali” creato da Craxi dopo la morte voluta dai poteri “occulti” di MORO!

Scusa la curiosità umana Gianni, < come auspico, sarà proprio lui a trarne i primi benefici...> se li dici... anticipatamente ringrazio...

lorenzo pontiggia

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