IPPOCRATE: e LE SCIENZE nell'epoca ellenistica-romana dal III a.C.-III d.C.

Pubblicato il da Lorenzo Pontiggia il poeta Mary Lory

LE SCIENZE nell'epoca ellenistica-romana dal III a.C.-III d.C.


Il re d'Egitto Tolomeo I Soter fondò in Alessandria una grande istituzione dedicata allo sviluppo del sapere, articolata in due distinte sezioni: la Biblioteca, in cui si raccoglievano e si rendevano accessibili agli studenti le opere letterarie, filosofiche e scientifiche prodotte non solo dalla cultura greca (nasce la consuetudine che ogni nave che attraccava al molo di Alessandria portava in dono un libro); e il Museo, in cui venivano ospitati e provvisti del materiale necessario ai loro studi i maggiori scienziati di ogni disciplina e di ogni provenienza.
La Biblioteca era diretta da grandi letterati come Callimaco o di scienziati come Erostene, divenne il maggior centro greco di studi filologici...
Il Museo si affermo a sua volta...

Nel 390 d.C., nel corso di disordini provocati da fanatici cristiani guidati dal vescovo Teofilo, la Biblioteca viene gravemente danneggiate e perde molti dei suoi volumi. Paga per la verità con la Vita, la grande Ipazia, la prima donna astronoma.
Ne 641, l'invasione musulmana pone fine alla vita delle grandi istituzioni alessandrine.


IPPOCRATE  - Coo 460 a.C. Larissa 377 circa a.C.

 
Galeno lo chiama il legislatore della medicina per aver sottratto la cura degli ammalati alle pratiche della superstizione religiosa, per fondarla sull'osservazione esatta e rigorosa dei fatti corroborati da un empirismo razionale. Prima di lui la medicina svolgeva in gran parte nel campo astratto della speculazione metafisica che i malanni e le epidemie colpivano le città e i Popoli, erano punizione degli dei. L'ideale il medico lo trova nell'essere Filosofo.


Sorsero i templi in onore agli dei salutari, di Esculapio o Asclepio, gli ammalati erano curati con le preghiere e non con efficaci metodi igienici e terapeutici.
La professione del medico prima di Ippocrate, si confondeva con quella del sofista e del sacerdote; Ad Asclepio si scannavano montoni, galli e galline. Ricchi doni e voti preziosi ai sacerdoti e al tempio erano considerati come i mezzi più sicuri di guarigione, come ancor oggi avviene nei più venerati santuari della cristianità.
I medici erano pure detti Asclepiei. Ad una delle famiglie Asclepiei appartenne anche Ippocrate, figlio di Eraclito. Alla morte del padre si reco ad Atene, ove fu istruito nella medicina da Erodico e nella filosofia da Gorgia di Leontino. Da giovane aveva la tendenza a distinguere nell'osservare i fatti naturali dall'intervento divino... Viaggiò molto per la Grecia, la Siria, l'Asia Minore e l'Egitto.
Si racconta che egli prestò opera efficacissima a beneficio degli Ateniesi durante l'infuriare della peste descritta da Tucidide; questi non lo nomina, ma Atene gli eresse una statua con la dedica: A Ippocrate nostro salvatore e benefattore, e lo iniziò ai Misteri eleusini.
Ippocrate oltre aver scritto molti libri non ha espresso un sistema proprio.
Il suo merito indiscusso è di aver collegato la medicina alla filosofia, applicandole le stesse leggi, le stesse regole di osservazione: l'anamnesi o conoscenza del paziente da curare...
Ippocrate, pose le basi della medicina scientifica a Coo, dove già esisteva una scuola medica ed ebbe grandissima fama. Le opere e l'insegnamento suo portarono al superamento della medicina sacerdotale e magica e all'avvento di una scienza medica fondata sull'osservazione e ragionamento.
Lorenzo Pontiggia il Poeta marylory

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